Ecco la grandissima mostra su Antonio Canova a Napoli. Dal Getty all’Ermitage, prestiti in arrivo da tutto il mondo.


Antonio Canova, Le grazie, 1812 -1816 marmo, cm 182 х 103 х 64Ph © Leonard Kheifets, San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage, 2019

È stata appena presentata a Milano l’attesissima mostra Canova e l’Antico in programma dal 28 marzo al 30 giugno 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’inedito percorso, curato da Giuseppe Pavanello, conta importanti prestiti nazionali e internazionali -tra cui l’Ermitage di San Pietroburgo, lo scrigno dove è custodita la più ampia collezione di Canova- e intende riproporre le dinamiche che hanno accompagnato lo sviluppo artistico del massimo esponente del Neoclassicismo.

Storicamente riconosciuto come l’ultimo degli antichi e il primo dei moderni, Antonio Canova (1757-1822) seppe rinnovare la tradizione classica dall’interno, elaborando un linguaggio non convenzionale e rivoluzionario che nello stesso tempo prendeva le mosse dai princìpi dell’arte greca e latina. Imitare e non copiare fu il monito che lo accompagnò per tutta la sua attività che si svolse principalmente tra Venezia, Roma e Napoli. Come si legge dai suoi quaderni di viaggio l’antico «bisognava mandarselo in mente, sperimentandolo nel sangue, sino a farlo diventare naturale come la vita stessa», andava fatto rinascere attraverso un nuovo paradigma espressivo filtrato dalla natura e dalla bellezza eterea ed eterna della classicità. È datato 1780 il primo soggiorno partenopeo di Antonio Canova, un soggiorno che ispirò ulteriormente la sua vocazione, qui infatti ebbe modo di ammirare dal vivo i tesori di Ercolano e Pompei, la cui scoperta avvenne nella seconda metà del secolo costituendo una meta imprescindibile nell’iter di formazione di qualsiasi giovane artista del tempo.


Antonio Canova, Teseo e Piritoo nel tempio di Diana Ortia vedono Diana danzare, fra due danzatrici, davanti al simulacro di Artemide Efesia (Ratto di Elena),1799, Tempera su carta, mm 260 x 395, Possagno, Gypsotheca e Museo Antonio Canova

L’esposizione prende avvio da questo avvenimento, innestando un diretto dialogo, per analogia e opposizione, tra le opere presentate in mostra e l’esposizione permanente del museo dove oggi si conservano i capolavori allora contemplati dal novello Fidia, dalle pitture e sculture ‘ercolanesi’ ai marmi farnesiani. Proprio da questi ultimi per esempio, trasferiti a Napoli per volontà di Ferdinando IV, Canova elaborò le sue più grandi opere, come accadde per l’Amore Farnese, modello per l’Amorino alato Jusupov o il Paride da Capua per il Paride canoviano e il Ritratto di Antonino Pio per l’Imperatore Francesco II abbigliato all’antica, con corazza e clamide.


Antonio Canova, Teseo vincitore del Minotauro, 1781 -1783 gesso, cm 160 x 152 x 90 Possagno, Gypsotheca e Museo Antonio Canova

12 marmi e 110 opere, tra modelli e calchi in gesso, bassorilievi, modellini in terracotta, disegni, dipinti monocromi e tempere, costituiscono il corpus canoviano presentato in mostra grazie a eccezionali prestiti nazionali e internazionali. Provengono direttamente dall’Ermitage di San PietroburgoL’Amorino AlatoL’EbeLa Danzatrice con le mani sui fianchiAmore e Psiche stanti, la testa del Genio della Morte e le celeberrime Tre Grazie, mentre dal Getty Museum di Los Angeles l’Apollo che si incorona e dal Museo Nazionale di KievLa Pace, imponente statua di circa tre metri. Dall’Italia si annoverano, invece, la Maddalena Penitente da Genova, il Paride e la Stele Mellerio dal Museo Civico di Asolo, oltre che i delicatissimi gessi come l’Amorino Campbell e il Perseo Trionfante, entrambi concessi da collezioni private, e il Teseo vincitore del Minotauro e l’Endimione dormiente dalla Gypsotheca di Possagno. Sarà inoltre speciale la presenza di 34 tempere su carta a fondo nero, conservate a Possagno nella casa natale dell’artista, che tanto si richiamo alle pitture pompeiane su sfondo unito, e del gesso del gruppo di Adone e Venere, la cui scultura -oggi inamovibile dal Museo di Ginevra- fu la prima opera di Antonio Canova a giungere a Napoli nel principio del 1795 per acquisto del marchese Francesco Berio, l’arrivo della statua in città provocò un tale affollamento e deliri di entusiasmo che furono costretti a chiudere al pubblico l’entrata al tempietto nel giardino di Palazzo Berio.


Antonio Canova, Tre danzatrici, quella al centro con una ghirlanda sopra il capo, citareda, Marte con Amore in grembo e cop-pia di amorini tedofori (Danza delle Grazie e Venere davanti a Marte), 1799, Tempera su carta, mm 240 x 370, Possagno, Gypsotheca e Museo Antonio Canova

«Il Canova ha avuto il coraggio di non copiare i greci e di inventare una bellezza, come avevano fatto i greci: che dolore per i pedanti! […] Quel grande che a vent’anni non conosceva ancora l’ortografia, ha creato cento statue, trenta delle quali sono capolavori»


Stendhal

Antonio Canova, Ferdinando IV di Borbone re di Napoli (Ferdinando I re delle Due Sicilie), 1800 marmo, cm 360 Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Antonio Canova, Paride, 1807 -1812, marmo, cm 200 x 79,5 x 64,5, Asolo, Museo Civico

Informazioni utili

Canova e l’Antico
dal 28 marzo al 30 giugno 2019

MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Piazza Museo 19
80135, Napoli

museoarcheologiconapoli.it
081 4422149


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Musei gratis a Napoli domenica 3 marzo e dal 5 al 10 marzo 2019: una settimana di ingressi gratuiti

In questo mese i musei gratis a Napoli sono previsti non solo domenica 3 marzo, ma anche dal 5 al 10 marzo 2019 per una settimana di cultura!

Il nuovo decreto del Ministro della Cultura Alberto Bonisoli introduce una bella novità, anche per i musei di Napoli e della Campania. Infatti, oltre alle prime domeniche di ingresso gratuito, prevede anche vari altri giorni di gratuità per un totale di 20 giorni all’anno. Questo mese, come di consueto, non si pagherà il biglietto domenica 3 marzo 2019, ma in più anche dal 5 al 10 marzo sono previsti gli ingressi gratuiti in tutti i musei.

Il provvedimento, infatti, apporta delle modifiche al precedente decreto e prevede ancora le domeniche gratuite, solo nei mesi da marzo a ottobre di ogni anno, ma anche una settimana circa di ingressi gratis che varierà di anno in anno. Per il 2019 cade proprio dal 5 al 10 marzo.

Inoltre, ogni direttore avrà a disposizione altre 8 giornate, nell’anno, per garantire l’ingresso gratuito e potranno anche prevedere solamente delle fasce orarie di gratuità, arrivando in ogni caso ad un totale di 8 giorni annuali.

Intanto, ecco tutti i musei aperti gratuitamente a marzo.

Musei gratis aperti Napoli il 3 marzo e dal 5 al 10 marzo

Museo Archeologico Nazionale

Info MANN: Piazza Museo Nazionale, 19. Orario: 9.00-19.30. Ultimo ingresso 18.30. Tel: 081.4422149. Si può visitare la mostra sui tesori della Cina.

Castel Sant’Elmo

Info Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento: via Tito Angelini, 22. Orario: 8.30-19.30. Tel: 0812294401 848800288.

Certosa e Museo di San Martino

Info Certosa e Museo: Largo San Martino, 5. Orario: 8.30-19.30. Tel: 0812294541.

Appartamento Storico

Info Appartamento Storico: Piazza Plebiscito, 1. Tel: 0815808111 – 081400547.

Museo Madre

Info Museo Madre: ia Settembrini, 79. Orario: 10.00-20.00. Tel 081.197.37.254

Palazzo Reale di Napoli

Info Palazzo Reale: Piazza del Plebiscito, 1. Orario: 9.00-20.00. La biglietteria chiude alle 19.00. Tel: 0815808111 – 081400547 – numero verde: 848800288.

Bosco di Capodimonte

Info Bosco di Capodimonte: Via Miano, 4. Dalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto. Tel: 0817410080 – 0815808278

Villa Pignatelli

Info Museo e Villa Diego Aragona Pignatelli Cortes: Riviera di Chiaia, 200. Orario: 8.30-17.00. La biglietteria chiude alle 16.00. Tel: 08176123560039 – 081669675.

Crypta Neapolitana

Info Crypta Neapolitana: Salita della Grotta, 20. Orario: 9.00-18.00. Tel: 081/669390 e 081/230103o.

Bosco di Capodimonte

Info Bosco di Capodimonte: Via Miano, 4. Dalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto. Tel: 0817410080 – 0815808278

Complesso dei Girolamini

Info Complesso dei Girolamini: via Duomo, 142. Orario: 8.30-14-00. Tel: 081 2294571.

Museo di Capodimonte

Info Museo di Capodimonte: via Miano 2. Orario: 8.30-19.30. Tel: 0817499111 – 081749915 – 848800288.

Museo della Ceramica Duca di Martina

Info Museo della Ceramica: Via Cimarosa, 77 | via Aniello Falcone, 171. Orario: 8.30-19.00. La biglietteria chiude alle 18.15. Tel: 0815788418.

Parco e Tomba di Leopardi e Virgilio

Info Parco Vergilaino: Salita della Grotta, 20. Orario: dal 16 ottobre al 15 aprile: 10.00-14.50 | dal 16 aprile al 15 ottobre: 9.00-19.00. Tel: 081669390.

Parco Archeologico Sommerso di Gaiola

Info Parco di Gaiola: Discesa Gaiola, scogliere. Orario: dall’1 ottobre al 31 marzo: 10.00-14.00 | dall’1 aprile al 30 settembre: 10.00-16.00. Tel: 081.2403235.

Terme di via Terracina

Info Terme di via Terracina: Via Terracina, 306. Orari: su richiesta, su prenotazione: 0815529002 – 3384031994

Palazzo Zevallos Stigliano

Info Palazzo Zevallos: Via Toledo, 185. Orario: 10.00-20.00. Ultimo ingresso alle 19.30. Tel: 081 791 7233 – 800 454229.

Villa Floridiana

Info Floridiana: via Cimarosa, 77 | via Aniello Falcone, 171. Orario: 8.30-19.00. La biglietteria chiude alle 18.15. Tel: 0815788418

Musei gratis in provincia di Napoli

Anfiteatro Flavio

Info Anfiteatro Flavio: Corso Nicola Terracciano, 75 – Pozzuoli. Orario: dalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto. Tel: 081 526 6007

Parco Monumentale di Baia

Info Parco di Baia: Via Bellavista, 37 – Bacoli. Prenotazione obbligatoria (Telefono: +39 081 8041349 +39 081 8040430)

Scavi di Ercolano

Info Scavi di Ercolano: Corso Resina, 187. Telefono: 081 7324311

Scavi di Pompei

Gli Scavi di Pompei saranno aperti in queste fasce orarie:

  • dalle ore 8.30 alle ore 12.30
  • dalle 14.30 in poi
  • al raggiungimento dei 15000 ingressi, nella prima fascia oraria, sarà chiuso l’accesso per motivi di ordine di sicurezza

Dove: via Villa dei Misteri, 2

Scavi di Oplontis

Info Scavi di Oplontis: Via Sepolcri, Torre Annunziata. Orario: 8.30-19.30

Tempio di Serapide

Info Tempio di Serapide: Via Serapide, Pozzuoli. Orario: dalle 9.00 ad un’ora prima del tramonto. Tel: 0815266007

Parco Archeologico di Cuma

Info del Parco Archeologico di Cuma: Via Monte di cuma, 3 – Località Cuma – 80078 Pozzuoli (NA). Orario: tutti i giorni dalle ore 9:00 ad un’ora prima del tramonto. Tel: 081 8040430

Rione Terra

Info sul Rione Terra: Largo sedile di porto, Rione Terra – Pozzuoli. Orari: chiedere conferma a 081 19936286 – 19936287 | info@rioneterra.it

Campania

Reggia di Caserta

Tra i siti più importanti nel resto della Campania, la Reggia di Caserta: via Douhet, 2a. Prenotazione: nessuna. Orario: 8.30-19.30 (ultimo ingresso ore 19.00) Telefono: +390823 277558 – +390823 277545
La mostra su Modigliani è a pagamento.

Marc Chagall in mostra a Napoli, più di 150 opere esposte

Sono oltre 150 le opere di March Chagall, in mostra per la prima volta a Napoli nella basilica della Pietrasanta.
Sogno d’amore, questo il titolo della mostra, si inaugura venerdì 15 Febbraio, con una selezione di disegni, dipinti e incisioni del grande artista russo. I lavori, provenienti da collezioni private, abbracciano un arco cronologico di cinquant’anni, dagli anni Trenta al 1985. Le sezioni da ammirare sono cinque: “Infanzia e tradizione russa”, “Sogni e fiamme”, “La Bibbia”, “Un pittore con le ali da poeta” e “L’amore sfida la forza di gravità”. La mostra, in programma fino al 30 giugno e a cura di Dolores Duràn Uncar, è organizzata e prodotta dal Gruppo Artemisia. Ingresso tutti i giorni dalle 10 alle 20, biglietto 14 euro (15 con audioguida), da piazzetta Pietrasanta a soli 350 metri dalla nostra casa vacanze.

17 GENNAIO, LA NOTTE DELLA TRADIZIONE: “‘O FUCARAZZO ‘E SANT’ANTUONO”

Una tradizione secolare che si ripete ogni anno e che vede la costruzione del grandissimo falò conclude i festeggiamenti del Santo con la sua accensione la sera del 17 gennaio, un misto di religiosità, folklore, tradizioni e partecipazione.

L’iconografia di S. Antonio Abate lo raffigura vicino ad un fuoco, bastone col campanello e circondato da animali; tra questi l’immancabile maiale che simboleggia il male, che, sconfitto dal Santo, fu condannato da Dio a seguirlo sotto spoglie suine.

Dal momento che il maiale è sempre con lui la sagacia popolare ha coniato un detto: Sant’Antuono s’annammuraie d’o puorco, volendo indicare la sorta d’attrazione esercitata dal male e dal brutto sul buono e bello.

La tradizione probabilmente invece è nata dal fatto che l’ordine dei Monaci Antoniani allevavano maiali da cui ricavavano il grasso che serviva come unguento per curare le lesioni dell’Herpes zooster, la dolorosa afflizione virale detta ‘o fuoco ‘e Sant’Antuono.

Così ogni anno, il 17 gennaio, si festeggia la ricorrenza del Santo con l’accensione d’o fucarazzo, un’abbondante fiammata di fascine, ramoscelli e roba vecchia. In uno spiazzo si appronta la catasta da bruciare con un’apertura alla base, perché il fuoco viene acceso in basso.

La festa cade all’inizio dell’anno: così quando si dice Sant’Antuono n’ora bbona s’intende che il giorno guadagna un’ora di luce.

Il rituale del fuoco diviene elemento apotropaico ovvero propiziatorio e allontana il male, è il passaggio dall’inverno alla primavera.

Se il falò è stato preparato a regola d’arte ecco che subito si leva ‘a vampata. Purificatrice. Taumaturgica. Fecondatrice. Capace di scacciare il male con la roba vecchia facendo spazio al nuovo. Il mucchio si consuma lentamente trasformandosi in brace, poi in cenere; anticamente se ne raccoglieva un po’ per portarla in casa: preservava dal male.

Tutti coloro che hanno a che fare con il fuoco sono sotto la protezione di Sant’Antonio, che è anche il protettore degli animali domestici, difatti, il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle. In questo giorno viene inoltre celebrata la Giornata Cittadina del Pizzaiolo Napoletano, in onore del Santo Protettore.

La festa del fuoco si celebra in diversi luoghi del Paese, da Nord a Sud; racconta l’identità culturale di territori contadini, di radici che affondano in tempi antichissimi, tanto antichi che esiste il detto; s’arricorda ‘o cippo ‘e Sant’Antuono quando ci si riferisce a qualcosa di estremamente datato.

Un evento unico e carico di simboli che si muovono tra sacro e profano.

Robert Mapplethorpe, Coreografia per una mostra

A cura di Laura Valente, Andrea Viliani

15.12.2018 — 08.04.2019

Terzo piano

Al Madre la retrospettiva Robert Mapplethorpe. Coreografia per una mostra / Choreography for an Exhibition, a cura di Laura Valente e Andrea Viliani, dedicata a uno dei più grandi fotografi del XX secolo.

Coreografia per una mostra / Choreography for an Exhibition si concentra in modo inedito sull’intima matrice performativa della pratica fotografica di Mapplethorpe, sviluppata, nel concetto e nella struttura di questa mostra, come un possibile confronto fra l’azione del “fotografare” in studio (nell’implicazione autore / soggetto / spettatore) e del “performare” sulla scena (nell’analoga implicazione performer / coreografo / pubblico).

Questa “coreografia” espositiva si articola in tre sezioni fra loro connesse. All’inizio un’Ouverture, nella sala d’ingresso e nelle due sale attigue, che ridisegnano lo spazio-tempo del museo infondendogli un’ispirazione teatrale, tesa nel gioco di sguardi fra le due “muse” mapplethorpiane, femminile e maschile, Patti Smith e Samuel Wagstaff Jr.

A seguire, nelle cinque sale iniziali e nelle sei sale finali (prima sezione), il pubblico è introdotto direttamente sul palcoscenico di questo “allestimento per immagini” – fra ballerini, atleti, body-builders, modelle e modelli – esplorando la performatività del soggetto fotografato, che Mapplethorpe riprendeva con un’accurata preparazione nel suo studio.

Le due sale che precedono e seguono la sala centrale (seconda sezione) portano il pubblico in una potenziale platea, analizzando il ruolo del visitatore e il suo desiderio ritrovato nello sguardo di decine di ritratti che, nel loro complesso, non solo ci restituiscono uno straordinario diario personale della vita, degli affetti, amicizie, incontri, collaborazioni e commissioni dell’artista, ma al contempo ricostruiscono, fra dimensione privata e sfera pubblica, un affresco collettivo della società newyorkese e del jet-set internazionale fra gli anni Settanta e Ottanta del XX secolo. Tra i volti di questa platea “viva”: John Mc Kendry (1975); Arnold Schwarzenegger, Philip Glass con Robert Wilson e David Hockney con Henry Geldzalher (1976); Deborah Harry (1978); Carolina Herrera (1979); Francesca Thyssen (1981); Louise Bourgeois e il gallerista della Pop Art Leo Castelli (1982); Doris Saatchi, Andy Warhol, Francesco Clemente e Lucio Amelio (1983); Susan Sontag (1984); Norman Mailer (1985), Louise Nevelson (1986), Laurie Anderson (1987); oltre alle immagini di ballerini e coreografi come Lucinda Childs, Gregory Hines, Bill T. Jones, Molissa Fenley e i danzatori dell’NYC Ballet.

La sala centrale (terza sezione) – dominata da un tappeto rosso per danzatori e da una sequenza di autoritratti di Mapplethorpe – si trasforma in un vero e proprio teatro tridimensionale, in cui, congiungendo fra loro tutti i temi della mostra, la performatività diviene coreografia contemporanea e attuale, con al centro lo stesso artista.

Integrano questa sezione, come due spazi di retro-scena, due sale attigue alla sala centrale: l’(Un)Dressing Room, un vero camerino allestito, dove i performer si scaldano prima dell’esibizione, che ospita alcune immagini che ci introducono nella dinamica dello studio dell’artista, e la X(Dark) Room (vietata ai minori), in cui sono esposte le opere più “segrete ed estreme” a soggetto erotico, fra cui una selezione del famoso Portfolio X.

I vari soggetti di Mapplethorpe, anche i più controversi come le immagini S&M del Portfolio X, sono protagonisti di una messa in scena che rivela continui e sofisticati richiami alla storia dell’arte, in cui evocano archetipi e soggetti universali. Le riprese fotografiche avvenivano, del resto, prevalentemente nell’intimità dello studio di Mapplethorpe, dove l’artista predisponeva accuratamente sfondi ed elementi scenografici, insieme a un rigoroso disegno luci, per astrarre in un “tempo senza tempo” il soggetto fotografato.

Capodanno a Napoli

Migliaia in strada per Capodanno a Napoli. Gremita piazza Plebiscito per il brindisi al 2019. Dopo la mezzanotte la folla si è gradualmente spostata sul lungomare per assistere ai fuochi d’artificio e ballare nelle discoteche all’aperto.

Mostra sul Futurismo al Maschio Angioino

Sessantaquattro capolavori del Futurismo, avanguardia artistica nata in Italia nella prima metà del Novecento, sono in mostra dal 19 ottobre al 17 febbraio presso la Cappella Palatina del Maschio Angioino a Napoli.

L’evento è l’occasione per amanti dell’arte e non di ammirare le straordinarie opere di Boccioni, Carrà, Balla, Severini e di tanti altri artisti appartenenti a questa corrente che, col loro genio, hanno dato vita alla prima e più importante avanguardia del continente europeo.

Tutte le opere ospitate all’interno dalla mostra dal titolo “Il Futurismo anni ’10 – anni ‘20” sono state portate nel Capoluogo Campano in via eccezionale dalle principali collettive italiane dedicate al movimento futurista: il visitatore potrà così ripercorrere i temi principali che hanno ispirato gli esponenti di questa innovativa avanguardia, come ad esempio lo sviluppo tecnologico.

L’esposizione è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19 mentre la domenica e festivi dalle 10 alle 14.

Il costo del biglietto è di 10 € (8 € ridotto) dal lunedì al sabato, 8 € (6 € ridotto) la domenica, in quanto nei festivi non sarà possibile accedere al resto del complesso del Maschio Angioino.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Comune di Napoli a questo link.

Trasporti: gli orari di metro, bus e funicolari per Natale e Capodanno.

Anm ha reso noto il programma degli orari di metro, bus e funicolari di Napoli per i giorni 24-25-31 dicembre 2018 e 1 gennaio 2019: 

– LUNEDI 24 DICEMBRE 2018

METRO LINEA 1: effettua ultima corsa da Piscinola alle ore 19:26 e da Garibaldi alle ore 19:57

FUNICOLARI CENTRALE, CHIAIA, MONTESANTO, MERGELLINA: ultime corse ore 19:40 

LINEE BUS:  il servizio viene sospeso alle ore 20.00 (ultime corse da capolinea fino alle ore 19:00). 

ALIBUS: ultima partenza da Aeroporto vs Porto di Napoli alle ore 19.25 e viceversa alle 19.15

LINEE BUS NOTTURNE: il servizio è sospeso

PARCHEGGI: chiudono alle ore 20:30                                                                                         

ASCENSORI CHIAIA – VENTAGLIERI – SANITA’ – ACTON: aperti dalle ore 8:00 alle ore 14:30

– MARTEDI 25 DICEMBRE 2018

METRO LINEA 1: il servizio è sospeso dalle ore 13.30 

Ultima partenza da Piscinola al mattino alle ore 12.30 e da Garibaldi alle ore 13.00.  La circolazione dei treni riprende nel pomeriggio con prima corsa da Piscinola alle ore 16.51 e da Garibaldi alle ore 17.31. L’ultima corsa da Piscinola è alle ore 22.30 e da Garibaldi alle ore 23.02

FUNICOLARE CHIAIA E CENTRALE: ultima corsa alle ore 13:00. Il servizio riprende con la prima corsa delle ore 16:30 

FUNICOLARI MERGELLINA E MONTESANTO: interrompono il servizio con ultima corsa alle ore 13.00. 

LINEE BUS: il servizio è sospeso dalle ore 13:30 (ultime partenze fino alle ore 12:30) alle ore 16:00 circa. La circolazione riprende alle ore 16:00 solo sulle seguenti linee con orario ridotto: Alibus -116 – 128 – 139 – 140 – 143 – 144 – 147 – 150 – 151 – 154 – 158 – 162 – 165 – 168  – 173 – 175 – 178 – 181 – 182 – 184 – 185 – 195 – 196 – 201 – 254 (ESERCITA CON BUS) – 502 – 532 – 507-  601 – 604 –  618 – C12 – C16 – C21 – C31 – C33  – C44 – C63 – C67 – C91  – R2 – R5 – R6  – V1 

Non sono previsti i servizi notturni  

PARCHEGGI DI INTESCAMBIO ANM: aperti con una breve pausa di chiusura dalle ore 13.30 alle ore 16.30 

ASCENSORI CHAIA – SANITA’ – ACTON: aperti dalle ore 7:00 alle ore 13:30 VENTAGLIERI (chiuso)

Seconde uscite della Linea 1 metropolitana: Rione Alto, Montedonzelli via Dell’Erba e Montecalvario restano chiuse al pubblico dal 21 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019

– LUNEDI 31 DICEMBRE 2018

METRO LINEA 1: servizio no stop fino alle ore 13:00 del 1° Gennaio 2019

FUNICOLARI CHIAIA E CENTRALE: servizio no stop fino alle ore 13:00 del 1° Gennaio 2019

FUNICOLARE MERGELLINA E MONTESANTO: ultima corsa ore 19:40 

BUS: il servizio è sospeso dalle ore 20.00 (ultime corse da capolinea alle ore 19:00).

LINEE BUS NOTTURNE: il servizio è sospeso

ALIBUS: ultima partenza da Aeroporto vs Porto di Napoli alle ore 19.25 e viceversa alle ore 19.15

PARCHEGGI INTERSCAMBIO: servizio no-stop CHIAIANO, FRULLONE, BRIN, MANCINI, SPALTI del Maschio Angioino

ASCENSORI CHAIA – VENTAGLIERI – SANITA’ – ACTON: aperti dalle ore 8:00 alle ore 14:30

– MARTEDI 01 GENNAIO 2019

METRO LINEA 1 interrompe le corse alle ore 13.30. Ultima partenza da Piscinola al mattino è alle ore 12.30 e da Garibaldi alle ore 13.00.  La circolazione dei treni riprende nel pomeriggio con prima corsa da Piscinola alle ore 16.51 e da Garibaldi alle ore 17.31. L’ultima corsa da Piscinola è alle ore 22.30 e da Garibaldi alle ore 23.02

FUNICOLARE CHIAIA E CENTRALE: ultima corsa alle ore 13:00. Il servizio riprende con prima corsa delle ore 16:30 e ultima corsa alle ore 23.30  

FUNICOLARI MERGELLINA E MONTESANTO: ultima corsa alle ore 13.00 

BUS: la circolazione dei bus termina alle ore 13.30 (ultime partenze previste entro le ore 12.30). Il servizio su gomma riprende alle ore 16:00  solo sulle seguenti linee con orario ridotto: Alibus -116 – 128 – 139 – 140 – 143 – 144 – 147 – 150 – 151 – 154 – 158 – 162  – 165 – 168  – 173 – 175 – 178 – 181 – 182 – 184 – 185 – 195 – 196 – 201 – 254 (ESERCITA CON BUS) – 502 – 532 – 507-  601 – 604 –  618 – C12 – C16 – C21 – C31 – C33  – C44 – C63 – C67 – C91  – R2 – R5 – R6  – V1 

LINEE BUS NOTTURNE: il servizio è sospeso

ALIBUS: ultima partenza da Aeroporto vs Porto di Napoli alle ore 13.00 e viceversa alle ore 12.40. Il servizio riprende con prima corsa da Aeroporto alle ore 15.45 e da Porto alle ore 16.10

PARCHEGGI: interrompono il servizio alle ore 13.30 e riprendono alle ore 16.30 

ASCENSORI: dalle ore 7.00 alle ore 13.30 (Escluso Ventaglieri)

SECONDE USCITE LINEA 1 METRO: Rione Alto, Montedonzelli via Dell’Erba e Montecalvario restano chiuse al pubblico dal 21 dicembre 2018 al 7 gennaio 2019.

21 dicembre. Buon compleanno Napoli!

Qualche millennio fa (475 a.C.), secondo una tradizione neoclassica fu fondata, nel solstizio d’inverno, la città Napoli. Oggi, dunque, è il compleanno di Partenope. 

La mitica sirena Partenope, caduta vittima dell’astuzia di Ulisse, abbandonò adirata il temibile scoglio delle sirene per giungere all’isolotto di Megaride, dove oggi sorge il Castel dell’Ovo.

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